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Solai alleggeriti in calcestruzzo armato soggetti ad azioni gravitazionali e sismiche
Una volta che si dischiusero tutte le potenzialità del calcestruzzo moderno, non passò molto tempo che riprese a farsi sentire l’istanza della leggerezza. Proprio come avvenne per le volte e le cupole romane, si iniziò a studiare la possibilità di introdurre dei cas- seri a perdere all’interno dello spessore delle solette, forse memori della antica lezione romana, ma questa volta con il supporto di una ormai avanzata conoscenza del compor- tamento statico del calcestruzzo armato e delle piastre.
D’altro canto, l’introduzione di casseri a perdere vuoti nel conglomerato cementizio garantiva non solo leggerezza e quindi minori carichi dovuti al peso proprio e possibilità di luci maggiori a parità di carico d’esercizio, ma anche, cosa non meno importante, un notevole risparmio di materiale.
In un articolo del 1968 pubblicato sul numero di febbraio dell’ACI Journal, l’ing. Edgar H. Hendler scrive: «This brief article will introduce to American engineers a relativevely new method of concrete flat plate construction using a cellular, or hollow design»1. Il metodo relativamente nuovo a cui fa riferimento Hendler era il cosiddetto Stahlbeton-Zellenplatte ideato dall’ingegnere tedesco Le-
opold Müller di Heidelberg nel 1967.
Egli riporta delle fotografie di un solaio tipico, con gli alleggeri- menti interposti di plastica, nella fase prima del getto e una pianta ed una sezione tipica per descri- vere questo cosiddetto sistema di soletta alveolare (cellular flat plate system). Si vedano le imma- gini di figura 1.10 e figura 1.11. Hendler mette subito in evidenza i pregi di questa concezione rispet- to ad altri sistemi che allora erano già abbastanza diffusi, come la cosiddetta waffle slab, cioè una lastra con intradosso a cassettoni. Essi consistono nel fatto che la soletta inferiore continua per- mette di sfruttare appieno i van- taggi della bi-dimensionalità: il solaio non si comporta come un graticcio di travi, ma è statica- mente equivalente ad una soletta piena.
Figura 1.10. Uno dei primi utilizzi di alleggerimenti in plastica impiegati nel 1965 [immagine tratta da (Hendler, 1968) riprodotta con autorizzazione dell’American Concrete Institute]
1 «Questo breve articolo presenta agli ingegneri americani un metodo relativamente nuovo per la costruzione di solette in calcestruzzo che utilizza un sistema cellulare, o a vuoti».
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